Alla fine della quinta stagione di Skam Italia vi avevamo lasciato con una domanda: siamo giunti alla fine? Ebbene no, dato che dal 18 gennaio 2024 è disponibile su Netflix la sesta stagione del fortunato format di matrice norvegese. Il micromondo del liceo scientifico J.F. Kennedy di Roma torna a raccontarsi con la regia di Tiziano Russo, recentemente approdato in sala con il film Noi Anni Luce, e le penne di Alice Urciolo ed Elisa Zagaria. La narrazione si dispiega in un calmo incedere costruito su pause e silenzi, a denotare un nuovo capitolo dove la difficoltà di comunicazione è il tema centrale.
I dieci episodi di Skam Italia 6 scandiscono, attraverso una colonna sonora polimorfa e centrata, la storia di Asia, interpretata da Nicole Rossi e già conosciuta dal pubblico come rappresentante della lista Rebelde, a cui si era unito Elia (Francesco Centorame, che abbiamo visto in C’è ancora domani), nella quinta stagione. La partecipazione politica è quindi un argomento topico del nuovo capitolo, ma fa da sfondo per l’approfondimento di una tematica più delicata e, purtroppo, fortemente attuale in Italia: i disturbi alimentari. In occasione della giornata mondiale dei disturbi del comportamento alimentare, che ricorre il 15 marzo, Skam Italia 6 offre non pochi spunti di riflessione.
Skam Italia 6, le voci di una nuova generazione
Skam Italia 6 inaugura un nuovo anno scolastico, in cui la lista antifascista Rebelde, composta da Asia, Viola, Rebecca, Fiorella, Elia e Munny cerca di fidelizzare gli elettori. I consensi, però, sono pochi a causa dell’approccio troppo serio ed elitario del gruppo. A cambiare le dinamiche contribuisce però l’arrivo di Giulio (Andrea Palma), un misterioso studente che si è da poco trasferito al Kennedy e di cui nessuno conosce il passato. Non tutti si fidano di lui, ma il suo carisma è magnetico e conquista Asia, impegnata in una complicata relazione a distanza con il fidanzato Ben.
Nonostante sfoggi una corazza di sicurezza e determinazione, Asia non ha vita facile in famiglia, dove i riflettori sono puntati sulla sorella maggiore, talento del tennis, e dove i genitori sono figure pressoché assenti. Spesso a casa da sola, da circa un anno Asia calcola le calorie che consuma quotidianamente e, di nascosto da tutti, le vomita dopo averle assimilate. Nel frattempo, con un approccio più festaiolo e socialite, le Rebelde acquistano popolarità, mentre Viola (Lea Gavino) presenzia al processo contro il suo ex professore, colpevole di molestie sessuali nei confronti suoi e di diverse studentesse.
Asia è sempre di supporto alle difficoltà che gravitano attorno ad amici e cari, ma nasconde il suo elefante nella stanza. L’infatuazione nei confronti di Giulio e la scoperta del suo oscuro passato sono infatti il pretesto per lasciar affiorare il suo disturbo alimentare: l’anoressia nervosa. Ecco quindi che la semina drammaturgica dei primi cinque episodi di Skam Italia 6 approda in un plot twist votato all’approfondimento della tematica.
Parliamo di disturbi alimentari
L’inizio del 2024 ha puntato i riflettori sui disturbi alimentari, dopo l’iniziale e allarmante decisione del Governo di non confermare il Fondo per la lotta ai disturbi del comportamento alimentare (DCA) istituito nel 2021. Recentemente la situazione si è ribaltata, pronunciando la conferma di 10 milioni stanziati per il 2024 e l’esigenza di sensibilizzare la popolazione sul tema. Skam Italia 6 raggiunge il pubblico al momento giusto, offrendo una cornice narrativa a un disturbo psichico che, come affidato alle parole di Silvia in episodio 6, colpisce una ragazza su tre sotto i vent’anni.
Anoressia, bulimia e binge eating inglobano così la fragile sfera adolescenziale, con un’incidenza maggiore sulle ragazze e una prospettiva statistica di 3 milioni di persone colpite nel 2023. Skam Italia 6 affronta la questione con delicatezza e discrezione, sottolineando l’importanza della comunicazione, della condivisione e dell’intervento tempestivo e denunciando i modelli corporei veicolati attraverso i social. La generazione di Skam Italia 6 restringe infatti il dialogo di persona, affidandosi invece a una più frequente e pervasiva comunicazione online.
Come (ci) comunichiamo agli altri
Siamo quello che comunichiamo agli altri e come lo comunichiamo. Così Asia è vittima dell’immagine forte e impenetrabile che dà di sé, Giulio di un errore passato con cui ha paura di essere etichettato per sempre e Munny di un’identità sociale costruita su una deformazione del suo vero nome all’anagrafe, di origine cambogiana. In questo senso, Skam Italia 6 si muove in più direzioni, affrontando però la comune difficoltà di comunicare dei protagonisti. Rintanati dietro gli schermi dei cellulari e nella dinamica di gruppo, i personaggi cercano conforto gli uni negli altri, ma senza mai esporsi veramente.
L’effetto drammaturgico è efficace, con una scelta narrativa che predilige un ritmo lento e cadenzato, una danza di sguardi e intenzioni che non si pronunciano, ma che vorrebbero ardentemente farlo. Skam Italia si conferma quindi come un prodotto audiovisivo necessario, dove ogni capitolo si differenzia dal precedente, incontrando nuove generazioni e restando sempre al passo con i tempi. La sostanza relazionale di una serie teen si diversifica così in una narrazione caleidoscopica e mai banale, che strizza l’occhio a interpretazioni valide come quelle di Nicole Rossi e Andrea Palma e alla naturalezza nostalgica di raccontare come cambia l’adolescenza negli anni.
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