Quest’anno più che mai, lo streaming è stato compagno fedele delle nostre giornate. Costretti in casa e con la noia a portata di mano, il tempo trascorso davanti allo schermo è sicuramente aumentato e così la possibilità di scoprire nuove serie tv. Ecco quindi 10 serie tv del 2020 che hanno segnato questo strano anno, tra nuovi arrivi, mini-serie e saghe giunte al capitolo finale.
«La regina degli scacchi»
Creata da: Scott Frank e Allan Scott
Con: Anya Taylor-Joy, Bill Camp e Thomas Brodie-Sangster
Disponibile su: Netflix
Cosa ha reso gli scacchi l’argomento di punta del 2020? Sicuramente una serie tv intrigante, dalla perfetta cura estetica e la brillante sceneggiatura. Stiamo parlando di luci e ombre della gloria da enfant prodige di Beth Harmon (Anya Taylor-Joy), una talentuosa e giovane scacchista che, negli anni Sessanta, vuole farsi un nome in un mondo governato dalle leggi maschili. Così, il 23 ottobre 2020, La regina degli scacchi approda su Netflix, avvolge la tediosa quotidianità da smart working e la sonnolenza domestica, diventando una delle serie tv più amate del 2020. In un attimo, tutti amano il gioco degli scacchi, perché non è una semplice sfida intellettuale sul tavolo da gioco, ma un dettaglio emotivamente rilevante. Ed è questa la magia della serie: rendere emozionalmente condivisibile una realtà di nicchia attraverso paure, fragilità e desiderio di affermazione di una giovane donna.
«The New Pope»
Creata da: Paolo Sorrentino
Con: Jude Law, John Malkovich e Silvio Orlando
Disponibile su: Sky
Paolo Sorrentino torna con la seconda stagione del suo gioiellino ambientato tra le trame inedite della realtà vaticana. Così l’inizio dell’anno è stato benedetto, in chiave estetica e non sacrale, dall’anima decadente e romantica di Sir John Brannox (John Malkovich). Quest’ultimo è chiamato a essere il nuovo papa sul trono vacante che apparteneva a Pio XIII (Jude Law), ora in coma. Ma la genialità di Sorrentino sta in una narrazione che oltrepassa il puro ritratto religioso per raccontare l’idolatria, la solitudine, le contraddizioni dell’animo umano e la distorsione dell’amore. Ed è proprio la dialettica sacro-profano che costruisce la filosofia trascendentale di The New Pope, dove la distopia della passionalità malata incontra un’utopica preghiera per la purezza del mondo. Come quindi non farci incantare dai poetici dialoghi, dalla spettacolarità della fotografia e da quel credo così controverso che ci appartiene?
«Unorthodox»
Creata da: Anna Winger e Alexa Karolinski
Con: Shira Haas, Amit Rahav e Jeff Wildusch
Disponibile su: Netflix
Unorthodox, mini-serie in quattro puntate, ci conduce nei meandri della comunità ebrea ultra-ortodossa di Williamsburg, New York. Qui, una giovane ragazza, Esther Shapiro (Shira Haas), vuole assaporare la libertà di uno stile di vita diverso dai rigidi schemi introiettati nella sua cultura. Si allontana così dalle sue radici chassidiche, dove la donna non è una creatura pensante, ma moglie e madre proiettata in una gabbia socio-culturale costruita dagli uomini. La potenza di una narrazione di tale portata incornicia una storia vera, quella di Deborah Feldman, dalla cui autobiografia Ex ortodossa. Il rifiuto scandaloso delle mie radici chassidiche è stata tratta la serie. Così, una storia che potrebbe essere distante dai nostri schemi mentali ci cattura come mosche sul miele, grazie alla naturale dolcezza, purezza e voglia di conoscere l’altro della nostra protagonista. Un evento mediatico nel mondo delle serie tv del 2020 che merita la nostra più curiosa attenzione.
«The Mandalorian»
Creata da: Jon Favreau
Con: Pedro Pascal, Giancarlo Esposito e Amy Sedaris
Disponibile su: Disney+
Il 2020 è stato l’anno dell’arrivo in Italia della piattaforma streaming Disney+ e, con essa, di alcuni attesissimi contenuto esclusivi. Tra questi, le prime due stagioni di The Mandalorian, serie che si inserisce nell’affollato e variegato universo Star Wars. Protagonista della storia è il Mandaloriano Mando (Pedro Pascal), un potente guerriero che, all’indomani della caduta dell’Impero, diventa un cacciatore di taglie famoso e molto temuto. Un western-fantascientifico pieno di adrenalina, in cui sceneggiatura, regia e fotografia non deludono mai. Avvincente dal primo all’ultimo episodio, The Mandalorian accontenta sia i fan più appassionati di Star Wars, sia coloro che non hanno dimestichezza con l’intero mondo fantasy. Due stagioni da guardare tutte d’un fiato per immergersi in uno degli universi più famosi della storia del cinema.
«BoJack Horseman», la sesta stagione
Creata da: Raphael Bob-Waksberg
Con: Will Arnett, Amy Sedaris e Alison Brie
Disponibile su: Netflix
Il 2020 ha visto la fine di una delle serie animate più amate degli ultimi anni: BoJack Horseman. Il formato potrebbe ingannare ed è quindi giusto specificare fin da subito che no, non si tratta di una serie per bambini. La storia di BoJack, anzi, è piena di crudele cinismo, inclemente ironia, personaggi disfunzionali e profonda introspezione: caratteristiche che la rendono un prodotto prezioso e unico. Ogni episodio assomiglia a una seduta di psicoanalisi che il protagonista è costretto ad affrontare, così come lo spettatore. Una serie che non ha paura di trattare – senza edulcorarli – temi come le dipendenze, la depressione, i traumi infantili e familiari. La sesta e ultima stagione conclude con un finale all’altezza una serie poetica, intensa e indimenticabile.
«Tales From the Loop»
Creata da: Nathaniel Halpern
Con: Jonathan Pryce, Rebecca Hall e Paul Schneider
Disponibile su: Amazon Prime Video
Tra le più ingiustamente ignorate serie tv del 2020 c’è senza dubbio Tales From the Loop. I personaggi della serie – ispirata dai suggestivi disegni dell’artista svedese Simon Stålenhag – vengono a contatto con robot e macchine che permettono loro di vivere esperienze straordinarie e inspiegabili. Punti forti della narrazione sono sicuramente le immagini suggestive e l’evocativa colonna sonora che stimolano una piacevolissima eccitazione dei sensi. In tempi in cui la pratica del binge watching imperversa, Tales From the Loop le si oppone costituendosi di tempi dilatati, trame e sottotrame enigmatiche e un “aspetto esteriore” curatissimo, che la rendono una serie che – come poche altre nel panorama televisivo – ha molto da offrire a livello esperienziale.
«We Are Who We Are»
Creata da: Luca Guadagnino
Con: Jack Dylan Grazer, Chloë Sevigny e Jordan Kristine Seamón
Disponibile su: Sky
Il racconto dell’adolescenza secondo Luca Guadagnino è impreziosito da due magnetici protagonisti, una regia intimista, una fotografia vivida e luminosa e molta voglia di osare. We Are Who We Are è una serie che tenta di allontanarsi dalle banalità e dai cliché che troppo spesso caratterizzano la narrazione del mondo dei giovani. I protagonisti vivono un incontro di culture, corpi, personalità e sensibilità differenti, nel difficile ma fondamentale processo di scoperta e costruzione di sé. A differenza di molti altri personaggi teen, gli imprevedibili adolescenti di Guadagnino non hanno paura di contravvenire alle regole non scritte del “branco” e scelgono di emergere in tutta la loro inestimabile unicità.
«Romulus»
Creata da: Matteo Rovere
Con: Andrea Arcangeli, Marianna Fontana e Francesco Di Napoli
Disponibile su: Sky
Dopo Il primo re, Matteo Rovere torna a parlare delle origini di Roma. Questa volta lo fa con un prodotto che, oltre a riprendere i punti di forza del film del 2019 – come la recitazione in protolatino e la suggestiva fotografia – sfrutta al meglio le possibilità narrative offerte dalla dilatazione del racconto tipica delle serie tv. Il risultato sono 10 episodi in cui sequenze pregne di eventi si alternano ad altre che indugiano su dettagli e particolari esteticamente appaganti. Nonostante l’ispirazione decisamente fantasy, il mondo immaginato da Matteo Rovere in Romulus riproduce fedelmente il contesto storico e sociale del tempo, immergendo lo spettatore in un affascinante racconto a metà tra storia e leggenda.
«Hunters»
Creata da: David Weil
Con: Al Pacino, Logan Lerman e Josh Radnor
Disponibile su: Amazon Prime Video
La serie prende spunto da fatti realmente accaduti: dopo la fine della Seconda guerra mondiale, migliaia di tedeschi trovarono rifugio negli Stati Uniti, talvolta con la complicità del governo americano, e riuscirono così a sfuggire ai processi che avrebbero dovuto affrontare in quanto criminali di guerra. Hunters, però, si allontana man mano dalla veridicità storica e mette in scena un gruppo di cacciatori di nazisti, decisi a fare giustizia a modo loro. Inizia così una storia violenta, sregolata e paradossale, che tiene attaccati allo schermo e rende sempre troppo lunga l’attesa della seconda stagione.
«ZeroZeroZero»
Creata da: Stefano Sollima, Leonardo Fasoli e Mauricio Katz
Con: Dane DeHaan, Andrea Riseborough e Adriano Chiaramida
Disponibile su: Sky
Forse poco citata, ma secondo noi tra le migliori serie tv del 2020 è ZeroZeroZero. Il tema cardine è la cocaina, attorno cui si sviluppano tre storylines intessute di trame e sottotrame, che puntata dopo puntata si aggrovigliano e alla base delle quali stanno un’idea potente e una struttura solidissima. Ambiziosa e potente anche dal punto di vista estetico, la serie bilancia adrenalina, violenza e denuncia sociale, andando a costituire una vera e propria scommessa, vinta sotto ogni punto di vista.
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