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la fantastica signora maisel 5

La fantastica signora Maisel 5, grazie e buonanotte!

Retrospettiva di una stagione conclusiva perfetta.

11 minuti di lettura

Siete stati un pubblico meraviglioso, grazie e buonanotte!“. Cala il sipario, sotto lo scrosciante rumore di applausi, su una delle Serie TV rivelazione di questi ultimi anni. Con La fantastica signora Maisel 5, giunge il final act e noi non potremmo essere più soddisfatti, grazie a una conclusione dolceamara, incarnata da un’ultima risata, quella di Midge.

In cuor nostro lo sapevamo dall’inizio, Midge Maisel era destinata alla grandezza. La conferma, però, ci arriva solamente con la quinta, nonché conclusiva, stagione de La fantastica signora Maisel, disponibile su Prime Video. Dopo gli otto turbolenti episodi rilasciati l’anno scorso, ecco che si spalancano le porte di un nuovo inizio, sospinte dall’incoraggiante Vai avanti! che soffia come vento di bufera da una stagione all’altra.

Proprio in seguito alla “rottura” di Midge a cui avevamo assistito, gli episodi conclusivi si caricano della responsabilità di ricomporre un ritratto ormai frammentato e i Palladino hanno deciso di farlo nella maniera più caotica possibile. Non è cambiata solo la signora Maisel, ma anche l’intera struttura della sua mirabolante storia che, per la prima volta, ci viene raccontata anche attraverso balzi nel futuro, preparandoci alla conclusione.

La fantastica signora Maisel 5, a un passo dalla gloria

la fantastica signora maisel 5

Dopo la mancata occasione con Shy Baldwin a Midge è servita un’intera stagione per rimettersi in sesto, per ritrovare quella tenacia che la induce a non mollare, a osare ancora una volta. Certo, nel mondo dello spettacolo, così come nella vita, talvolta si rivela necessario scendere a compromessi. Non riuscendo a prendere parte come comica al Gordon Ford Show, la signora Maisel si accontenta di un lavoro dietro le quinte come autrice. Un’ottima occasione, in realtà, non solo per sfoggiare perfetti (o quasi) completi da ufficio, ma soprattutto per tentare di avvicinarsi allo sfavillio delle telecamere.

È ancora una volta un mondo di uomini e nonostante il talento e la determinazione, Midge ritorna sempre punto a capo. Alcune occasioni sembrano arrivare al momento sbagliato, altre al momento giusto ma per le motivazioni sbagliate. La signora Maisel non solo vuole farcela da sola, ma anche nella maniera più corretta possibile. Ma la realtà spesso e volentieri si scontra con il patinato mondo dell’Upper West Side. Così, dalle stelle alle stalle, Midge si ritrova a dover coprire le spalle alla sua manager Susie che, invischiata con tizi poco raccomandabili, le chiede un favore.

La fantastica signora Maisel è quindi costretta a presentare un trash-show: letteralmente il musical più strabiliante che abbiate mai visto sullo smaltimento dei rifiuti. Una breve opera teatrale che impreziosisce splendidamente il quarto episodio con canzoni e coreografie originali. Uno show dentro lo show arricchito da scenografie e costumi mozzafiato che rispecchiano alla perfezione la stucchevole e incantevole estetica artificiosa tipica degli anni ’60.

La fantastica signora Maisel del futuro

la fantastica signora maisel prime

Nel frattempo, alla maniera moderatamente femminista che ha da sempre contraddistinto La fantastica signora Maisel, vengono introdotte alcune interessanti retrospettive che riguardano proprio il personaggio di Midge. Tramite alcuni flash forward che ci catapultano vent’anni nel futuro, godiamo di un assaggio di quella che sarà la carriera della signora Maisel, che però non vedremo sul nostro piccolo schermo. Durante i primi episodi di questa stagione d’addio si delinea una Midge molto diversa da quella che conosciamo. Le contraddizioni che l’hanno sempre caratterizzata si concretizzano attorno alla sua fama ormai innegabile.

Questi brevi sguardi sul futuro sembrano preannunciare più di una disgrazia, depistando rispetto a quello che invece sarà tutto sommato un happy ending. Astuta, dunque, la scelta alla Boris del “non lo famo ma lo dimo” che svela le conseguenze delle molte scelte compiute da Midge, ma senza soffermarsi eccessivamente su una retorica del successo, già indagata altrove fin troppe volte, che sarebbe risultata sicuramente fuori luogo.

I fantastici signori Maisel e Weissman

la fantastica signora maisel 5

Se il viaggio di Midge era iniziato più come una traversata solitaria verso l’accettazione della propria realtà, negli anni esso si è arricchito di un insieme di personaggi chiassosi e divertenti. Anche le sottotrame riguardanti la famiglia Maisel e la famiglia Weissman ci hanno appassionati, facendoci affezionare alla comicità macchiettistica dei suoi protagonisti. Un affabile scherno alla vita borghese, con i suoi assurdi problemi, che ha l’intento di non prendersi sul serio e di giocare sull’ottusità verso la vita di un ceto estremamente istruito, ma altrettanto superficiale.

Nonostante la sottile critica sociale di fondo, c’è spazio anche per una crescita, sebbene estremamente lenta, di personaggi come Abe e Rose Weissman, con il primo che, proprio negli episodi finali, riesce finalmente a vedere sua figlia come una persona per la prima volta. Semplicemente sublime l’ottavo episodio in cui viene riportato sullo schermo il commovente istante di realizzazione in cui il padre si domanda quanta strada avrebbe potuto fare in più sua figlia se solo le avesse donato le medesime attenzioni, risorse e fiducia che ha riservato unicamente al suo primogenito.

Anche il percorso di Rose denota una notevole, sebbene non anacronistica, crescita. La mancanza di Zelda, la governante, la spinge oltre i suoi limiti conservatori e la incoraggia a perseguire anche una circoscritta carriera imprenditoriale. Per quanto riguarda invece Shirley e Moishe Maisel, l’episodio finale gli riserva una delle chiusure migliori della televisione. Dopo lunghi litigi, pensieri di separazione e intollerabilità reciproca, i due, caduti nella doccia senza possibilità di rialzarsi, si trovano piacevolmente costretti a parlarsi e ascoltarsi come non facevano da tempo, in un assurdo e sincero dialogo che gli ricorda l’amore di cui si erano momentaneamente dimenticati. Semplicemente delizioso.

Il finale de La fantastica signora Maisel 5

la fantastica signora maisel finale

Ci lascia, la signora Maisel, con un ultimo episodio dolceamaro. Nemmeno il tempo di esultare per il suo ultimo rischioso atto di ribellione (prendere il microfono del Gordon Ford Show) che un retrogusto malinconico ci assale. Già sappiamo che il suo rapporto con Susie è destinato a cambiare drasticamente, come ci aveva anticipato il sesto episodio ambientato durante la cena di gala del Friars Club. L’ambiguo rapporto di lavoro e amicizia negli anni si crepa, si graffia e si distrugge, sotto la pressione dovuta alla fatica nel far combaciare lavoro e sentimento.

Una piccola parentesi è poi dedicata al personaggio di Lenny Bruce: una breve apparizione simbolica, nel finale de La fantastica signora Maisel, in un flashback ambientato in un ristorante cinese in cui il brillante comico predice a Midge un futuro di fama e successo. Fondamentale Lenny nello sviluppo artistico e personale della signora Maisel, come amico, consigliere e ispiratore, a cui però è riservato un tragico finale. Sappiamo, infatti, che il vero Lenny Bruce ha trovato la morte nel 1966, tramite un’overdose di morfina. I Palladino hanno deciso di non rappresentare questo momento, ma di ritrarne il declino artistico e personale.

Durante quest’ultima stagione veniamo anche a conoscenza, a sprazzi, delle sfortunate vicende amorose di Midge, della quale non si contano più i matrimoni falliti alle spalle. Vediamo solamente una piccola parte del non-matrimonio con lo scrittore Philip Roth, finito ancora prima di iniziare perché “non la fa ridere a colazione“. Negli ultimi episodi sembra invece esserci un riavvicinamento, che rimane puramente platonico, tra Midge e Joel, condito di rimpianti da parte di entrambi.

È proprio in una delle ultime sequenze dell’episodio finale, che ci accompagnano attraverso l’enorme casa vuota di Midge, che scorgiamo un pianoforte cosparso di foto di famiglia: la cinepresa si sofferma su una in particolare, che ritrae Midge e Joel novelli sposi. Una carezza, da parte dell’ormai regina della comicità, alla fotografia in bianco e nero ci conferma che è stato e sarà solamente Joel il grande amore della sua vita.

Nella vecchiaia riscaldata dal successo della signora Maisel c’è poi una presenza immancabile: ancora una volta Susie. Le due, al telefono, ridono e scherzano guardando una videocassetta del loro programma preferito, legate nostalgicamente a un passato dal quale non riescono a staccarsi. Con la loro risata, l’ultima, si conclude la storia della fantastica signora Maisel.


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Classe 1996, laureata in Filosofia.
Aspirante filosofa e scrittrice, nel frattempo sognatrice e amante di serie tv, soprattutto comedy e d'animazione. Analizzo tutto ciò che guardo e cerco sempre il lato più profondo delle cose. Adoro i thriller psicologici e i film dalla trama complessa, ma non disdegno anche quelli romantici e strappalacrime.
Pessimista cronica e amante del dramma.

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