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The Brothers Sun cover

The Brothers Sun, questioni di famiglia tra churros e arti marziali

7 minuti di lettura

L’ultima trovata di Netflix per fare audience, The Brothers Sun, è un perfetto esempio di serie action-comedy a cavallo tra due culture ed è impacchettata per piacere a chiunque le dia una chance. Che la fetta di utenti disposti a farlo sia consistente è garantito dalla sola partecipazione di Michelle Yeoh (reduce dall’Oscar per il suo ruolo in Everything Everywhere All at Once), ma anche da una serie di dettagli che oggigiorno fanno la differenza tra chi emerge e chi resta nascosto nei cataloghi dei prodotti in streaming.

Il risultato non è encomiabile ma abbastanza buono; nella media, si potrebbe dire, il che intende un livello di qualità più che sufficiente perché la Serie TV The Brothers Sun possa lasciarsi guardare con gusto, e far sperare nella realizzazione di un prosieguo in tempi brevi.

Di cosa parla The Brothers Sun

the brothers sun gruppo di persone

Dopo essere sfuggito a un attentato organizzato per assassinare suo padre, un potentissimo boss di Taipei, Charles Sun (Justin Chien) decide di volare in America per scoprire l’identità dei suoi nuovi nemici. Ma fare chiarezza non è il suo unico obiettivo: a Los Angeles infatti vive sua madre Mama (Michelle Yeoh), la persona da cui dipendono (per qualche sconosciuto motivo) il potere e la sopravvivenza della famiglia. Per questo è lei il prossimo target dei misteriosi attentatori. Con lei abita anche Bruce (Sam Li), fratello minore di Charles, l’unico dei Sun estraneo a ogni forma di criminalità.

The Brothers Sun, l’eredità scomoda dei legami di sangue

the brothers sun mama michelle yeoh allo specchio serie tv

La chiave di lettura di The Brothers Sun risiede nell’idea stessa di famiglia e nel suo essere intrinsecamente duale: una fonte di incoraggiamento ad essere chi si è, ma allo stesso tempo una gerarchia irrigidita dalla genetica, che definisce il grado di obbedienza così come i ruoli. Proprio questo secondo aspetto piuttosto amaro tende a prevaricare sul più genuino, ampliando il concetto di eredità familiare scomoda e sottolineandone l’indissolubilità, che spesso pone un freno al libero arbitrio e definisce percorsi di vita alternativi non troppo graditi.

Oltre a rimarcare l’esistenza di doveri e responsabilità, The Brothers Sun ribadisce come sia impossibile svincolarsi dal proprio sangue: perlomeno senza pagare un caro prezzo, senza doversi macchiare di gravi peccati, o entrambe le cose. Tuttto ciò indipendentemente dal ruolo ricoperto nella piramide familiare e dal legame instaurato con chi detiene il potere, sia questo legame fondato sulla fiducia, sul rispetto o sulla sudditanza. Nel complesso, sembra uno scenario piuttosto tetro; eppure l’effetto complessivo è solo leggermente demoralizzante, merito di una schiera di soggetti standardizzati mischiati a macchiette che contribuiscono ad abbassare il livello di dramma quando ci si trova vicini a un picco narrativo.

the brothers sun i fratelli nella serie tv seduti in auto

I protagonisti di The Brothers Sun, in effetti, non derivano da un elaborato processo creativo ma più da un pomeriggio trascorso a riciclare copioni integrandoli con fresche perle di eccentricità; sono portatori in pratica di qualcosa di già visto, ma allo stesso tempo venduto al pubblico come nuovo grazie a un minuscolo dettaglio che si fa fatica a scovare altrove (un tatuaggio, una passione bizzarra, l’utilizzo del gossip per risalire alle informazioni…). Grazie a questa semplice ma efficace manovra di forma, The Brithers Sun riesce a farsi apprezzare con poco sforzo pur non toccando livelli mirabolanti di qualità.

Perché The Brothers Sun è un sì non troppo convinto

the brothers sun fratello piccolo con la madre michelle yeoh in cucina

Dietro questa Serie TV si celano le mani esperte di Byron Wu e Brad Falchuk. Falchuk è la mente creativa dietro Pose, Glee e American Horror Story, tre titoli che nulla hanno da spartire con la sua ultima creazione se non il fatto di essere, ognuno a suo modo, confezionati a puntino per il mainstream. Nel caso di The Brothers Sun, che i personaggi siano sporchi di umana eccentricità colora le loro identità altrimenti piuttosto standardizzate; e anche la varietà culturale del suo contesto dà alla serie un tocco di esotico che ancora riscuote successo e apre la strada alla popolarità, energizzando una trama intrigante in modo scontato ma peculiare nelle lievi sfumature.

Proprio perché di recente è quasi impossibile garantire originalità al cento per cento, è da apprezzare in The Brothers Sun l’unicità di alcuni dettagli e il saper mantenere, dall’inizio alla fine, un livello sostenuto di coerenza e disinvoltura, proprio ciò che impedisce agli elementi ripetitivi di farsi odiare. Gli stessi elementi che una seconda stagione potrebbe evidenziare a discapito di tutto il resto, finendo per rivelarsi del tutto fallimentare; o al contrario, può succedere che un prosieguo non troppo tirato per le lunghe metta il punto a una storia a cui sembra mancare un tassello, a storyline che pare siano state interrotte a tre quarti.

Nonostante creatori e produttori sperino in un ritorno della famiglia Sun, ancora non si hanno notizie ufficiali. Tutto dipenderà dall’accoglienza degli utenti di Netflix nel breve termine, da quanto saranno disposti ad accettare qualche cliché in nome di un sano intrattenimento e da quanto facilmente si lasceranno divertire da ridicolaggini piazzate ad hoc tra sangue e pistole.


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Classe 1996, dottoranda in Ingegneria Industriale all’Università di Napoli Federico II, il cinema è la mia grande passione da quando ho memoria. Nerd dichiarata, accanita lettrice di classici, sogno di mettere anche la mia formazione scientifica al servizio della Settima Arte. Film preferito? Il Signore degli Anelli.

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