Se anche voi come Glen Powell, durante il press tour per il film Twisters, avete bisogno di una Daisy Edgar-Jones che vi aggiorni sugli ultimi trend della Gen Z, questo articolo fa al caso vostro. Vi avvertiamo: presto vi ritroverete come lui, a fare TikTok sulle note di Apple di Charlie XCX. Qui si parla della Brat Girl Summer, con un approfondimento sulla storia del cinema recente che non vi aspettate.
Grazie all’ultimo album Brat di Charlie XCX, uscito proprio a inizio estate 2024 (il 7 giugno per essere esatti), il trend della Brat Girl ha spopolato sui social. Persino la vice-presidente Kamala Harris è rimasta coinvolta: Charlie XCX ha twittato “Kamala IS brat” dopo l’annuncio della sua candidatura alle elezioni presidenziali e da allora la copertina del sito ufficiale della vice-presidente si è tinta di verde acido, colore simbolo della tendenza perché usato nella copertina dell’album Brat.
Cos’è la Brat Girl Summer
La parola “brat” viene spesso rivolta ai bambini capricciosi e viziati, che non ubbidiscono ai genitori, questo è l’uso classico del termine, ma Charlie XCX se n’è appropriata per dargli una seconda vita. Che cosa significa essere “brat” non è facile da descrivere, ridursi a definirlo un atteggiamento da “cattiva ragazza” sarebbe fuorviante e decisamente limitante. Si è liberi di interpretare questo termine con le sfaccettature che si preferisce e in cui più ci si rispecchia, ma tendenzialmente una brat girl (in realtà il termine è gender neutral) può essere descritta come audace, un po’ impertinente, irriverente, dispettosa e sicura di sé.
Più semplicemente si tratta di essere liberi e divertirsi senza farsi influenzare da ciò che la società può pensare, senza vergogna. La it-girl che più rappresenta la tendenza è Julia Fox, attrice e icona, la quale compare anche nel music video di 360 di Charlie XCX, insieme a Rachel Sennott.
Essere brat può voler dire scegliere di essere l’anima di ogni singolo party, oppure rifiutare tutti gli inviti per starsene a casa, ognuno vive a pieno la sua personalità senza scusarsi se non piace agli altri.
Il Brat Pack, quando essere brat non era alla moda
Nonostante tutti ora sui social vogliano vivere e ispirarsi alla Brat Summer, non è stato sempre così. Il documentario Brats, diretto da Andrew McCarthy ne è la prova. Rilasciato su Hulu a giugno, coincidenza di estrema fortuna, parla dell’esperienza dell’attore e delle sue co-star e amici, tramite interviste ai colleghi, registi, produttori e esperti di cultura pop, nell’essere stati definiti il Brat Pack, in modo tutt’altro che lusinghiero.
La storia nasce negli anni ’80, quando Hollywood finalmente si stava aprendo a nuovi temi per i suoi film, storie di giovani ragazzi e delle loro difficoltà, e di conseguenza l’industria cinematografica è stata invasa da un nuovo gruppo di star: Molly Ringwald, Judd Nelson, Ally Sheedy, Emilio Estevez (i famosissimi membri del Breakfast Club), ma anche Demi Moore e Rob Lowe (che hanno lavorato insieme a buona parte dei sopra citati in St. Elmo’s Fire). Questi sono i membri ufficiali del Brat Pack.
Il nome è nato da un’intervista fatta a Emilio Estevez dal New York Magazine nel 1985, che ha descritto il gruppo di giovani – dopo una serata passata insieme ad un giornalista del quale a detta loro si sono fidati troppo – come il Brat Pack, per rappresentarli come privilegiati, ribelli e viziati. Il concetto offese profondamente i membri del gruppo tanto che, per evitare ripercussioni sulla loro reputazione e carriera, passarono dall’essere amici allo smettere di frequentarsi per evitare di gettare benzina sul fuoco.
La definizione tuttavia li ha seguiti per molto tempo, fino a oggi in realtà, quando uno di loro, Andrew McCarthy appunto, ha deciso di girare il documentario per condividere con il pubblico il peso di quella superficiale e svilente definizione e delle conseguenze, personali e professionali, che ha generato.
6 brat movies da vedere nell’estate 2024 (o quando volete)
Per chi volesse farsi affascinare da film a tema brat con protagoniste femminili caotiche, egoiste, sicure di sé che non chiedono scusa per come sono o come si comportano (finché non imparano la lezione):
- Bottoms (2023) disponibile su Prime Video (con Rachel Sennott e Ayo Edebiri). Due migliori amiche del liceo per cercare di conquistare due cheerleader allestiscono una sorta di Fight Club con la scusante di insegnare tecniche di autodifesa, un finto scopo nobile che nasconde i loro obiettivi egoistici.
- Not Okay (2022) disponibile su Disney+ (con Zoey Deutch e Dylan O’Brien). Una ragazza stanca di sentirsi invisibile e ignorata finge un viaggio a Parigi e pubblica foto false e modificate per risultare convincente, quando un attentato colpisce la città francese lei fingerà di essere tra i sopravvissuti e l’intreccio di bugie le sfuggirà di mano.
- Do Revenge (2022) disponibile su Netflix (con Camila Mendes e Maya Hawke). La reputazione di Drea, la ragazza più popolare della scuola viene rovinata e così durante l’estate conosce Eleanor, una ragazza che come lei è stata vittima di pettegolezzi che l’hanno resa un’emarginata sociale. Le due decideranno di unire le loro forze per vendicarsi.
- Easy Girl (Easy A, 2011). Emma Stone interpreta una liceale che racconta una bugia sulla sua vita sentimentale, che si diffonde rendendola una delle ragazze più popolari della scuola, ma questa nuova fama non ha solo effetti positivi e rimarrà vittima delle sue stesse menzogne.
- Mean Girls (2004) disponibile su Netflix (con Rachel McAdams e Lindsay Lohan). Non c’è bisogno di dilungarsi sulle vicende universalmente note di Regina George e di Cady Heron, che si contendono il ragazzo e il ruolo di leader del gruppo delle Barbie.
- MaXXXine (2024) in uscita al cinema dal 21 agosto (con Mia Goth). Il terzo e ultimo capitolo della trilogia horror X, in questo film ambientato nella Hollywood degli anni ’80 una giovane attrice ottiene il ruolo che la farà diventare una star di successo, proprio nel momento in cui un serial killer inizia a lasciare una scia di vittime, tutte giovani aspiranti attrici. La brat girl perfetta.
Preferisci le Serie TV? Ecco 6 Serie TV per vere brat!
- Derry Girls (2018-2022) disponibile su Netflix. Ambientata negli anni ’90 questa sitcom segue le avventure di un gruppo di ragazze che frequentano una scuola cattolica esclusivamente femminile.
- Dickinson (2019-2021) disponibile su AppleTv+. Si tratta della vita della poetessa Emily Dickinson, riletta in chiave moderna, una donna senza peli sulla lingua che si rifiutava di seguire le norme sociali e di conformarsi.
- Euphoria (2019) disponibile su NOW. Racconta le vicende di un gruppo di liceali alle prese con dipendenza, abusi, drammi e amori.
- Fleabag (2016-2019) disponibile su Prime Video. Segue la caotica vita di una giovane donna nella città di Londra.
- Girls5eva – La rivincita delle pop star (2021) disponibile su Netflix. Una girl band degli anni ’90 che grazie a una sola hit ha raggiunto il successo deve lottare con le unghie e con i denti per riconquistarsi un posto nell’industria musicale.
- Golden Girls – Cuori senza età (1985-1992) disponibile su Disney+. Per chi fosse nostalgico delle vecchie sitcom anni ’80 il quartetto composto da Blanche, Dorothy, Sophia e Rose fa al caso vostro.
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