Il documentario sta conquistando platee sempre più ampie. Aiutano le piattaforme, capaci di sopperire alla vaga distribuzione delle sale, ma anche un interesse maggiore nei confronti di piccole storie particolari. Nel 2022 il documentario è stato protagonista: da un lato la premiazione di All the Beauty and the Bloodshed di Laura Poitras con il Leone D’Oro di Festival di Venezia, dall’altra l’incredibile risultato – in parte imprevisto – di Ennio, il racconto di Morricone attraverso gli occhi di Giuseppe Tornatore. Anche quest’anno il genere documentario ha proposto racconti altrimenti invisibili, spesso politici, quasi sempre infuse di un’umanità che commuove e invita alla scoperta. Ecco i 9 documentari che hanno segnato il 2022.
Ennio, di Giuseppe Tornatore
Ennio Morricone, il più grande compositore di musica per film, viene omaggiato dall’amico e collaboratore Giuseppe Tornatore in questo bellissimo documentario che è stato presentato alla Mostra del Cinema di Venezia nel settembre del 2021. Si tratta di un’opera molto profonda e intima, narrata in prima persona dal geniale compositore romano che ci ha lasciati nel 2020 all’età di 91 anni. Un ritratto onesto e sincero, ma allo stesso tempo filtrato dalla soggettività del protagonista, che spesso non nasconde l’emozione nel narrare alcuni episodi del passato
Nel mio nome, di Nicolò Bassetti
Il documentario diretto da Nicolò Bassetti (autore di Sacro GRA e di Magnifiche Sorti) segue quattro ragazzi transgender che vivono nei pressi di Bologna.
Nel Mio Nome è un film positivo, gioioso, vitale, perché riflesso dei quattro ragazzi che raccontano con naturalezza le loro vite, i loro corpi che cambiano, le loro memorie infantili non conformi. Sinceri e pazienti nei loro dialoghi con parenti, amici e genitori, nello scontrarsi con i vuoti normativi e i tribunali, Nico, Andrea, Raffaele e Leo iniziano un cammino di decostruzione e riunificazione tra tutte le loro parti.
All the Beauty and the Bloodshed, di Laura Poitras
Presentato in concorso quest’anno alla Mostra internazionale del cinema di Venezia e vincitore del Leone D’oro, All the Beauty and the Bloodshed è un documentario in cui la regista, Laura Poitras, segue la denuncia della fotografa Nan Goldin contro la famiglia Sackler, che possiede una delle più importanti case farmaceutiche statunitensi. Girato nel corso di tre anni, il film intreccia l’opera della fotografa all’analisi della società americana contemporanea, affrontando tempi complessi come l’epidemia di oppioidi e il suicidio di Barbara Goldin, sorella della fotografa.
Summer of Soul, di Ahmir “Questlove” Thompson
Summer of Soul, diretto dal produttore discografico e musicista Ahmir “Questlove” Thompson e vincitore del premio Oscar come Miglior Documentario, si avvale di filmati di archivio inediti per ricostruire l’Harlem Cultural Festival che si svolse nell’arco di 6 settimane nell’estate del 1969. Artiste e artisti del calibro di Stevie Wonder e Nina Simone si esibirono in un festival che celebrava la cultura e la musica afroamericana in un’epoca ancora caratterizzata da forti discriminazioni.
Il metodo di Phil Stutz, di Jonah Hill
In questo documentario disponibile su Netflix, Jonah Hill discute con lo psichiatra Phil Stutz del suo metodo. Nel farlo, l’attore ripercorre la propria esperienza, raccontando cosa lo ha portato ad avvicinarsi a Stutz, diventare suo paziente e ad applicare il suo metodo. Lo psichiatra analizza a sua volta il proprio vissuto e quanto questo abbia influito sulla sua scelta professionale e sulla formulazione di una serie di tecniche e strumenti per superare le difficoltà emotive e le vulnerabilità che ci accomunano.
In Viaggio, di Gianfranco Rosi
In Viaggio, documentario di Gianfranco Rosi presentato nel 2022 fuori concorso alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, segue i viaggi di Papa Francesco, che in 9 anni di pontificato ha viaggiato in 53 paesi. Il film è costruito su immagini di repertorio e alcune sequenze tratte da opere precedenti del regista (Notturno) e fa emergere le specificità del pensiero e dell’operato di papa Francesco.
Flee, di Jonas Poher Rasmussen
Documentario animato scritto e diretto da Jonas Poher Rasmussen candidato al premio Oscar, Flee segue il racconto del protagonista Amin. L’uomo racconta la sua fuga dall’Afghanistan negli anni ’80 e le sue dolorose vicende familiari fatte di fughe, traumi e rincontri.
Insurrection, di Andres Serrano
Il documentario di Andres Serrano racconta la presa di Capitol Hill del gennaio 2021. Insurrection si basa su un’operazione di montaggio e accostamento di immagini ricavate dalle piattaforme social, un’accurata e dettagliata cronaca degli eventi di quel nefasto 6 gennaio.
Rumore Bianco, di Francesco Clerici e Ruggero Gabbai
Rumore Bianco di Francesco Clerici e Ruggero Gabbai è un ritratto del fotografo milanese Enrico Cattaneo e del suo sguardo su una città in profonda trasformazione. L’opera ripercorre la carriera del fotografo – raccontata da Cattaneo stesso nella sua abitazione tra una sigaretta e l’altra – e i sodalizi artistici che ha stretto con i più grandi artisti della seconda metà del ‘900.
La timidezza delle chiome
Questo film diretto da Valentina Bertani, catalogato sotto il genere drammatico, è incluso come ospite d’eccezione (e d’onore) nella lista dei 10 migliori documentari del 2022 per la chiara ispirazione documentaristica del film. Joshua e Benjamin Israel interpretano loro stessi, e il lavoro di stesura della sceneggiatura è intimamente intrecciato alle vicende biografiche dei due gemelli, rendendoli autori e protagonisti di un film pieno di vita che ritrae un’età fatta di gioie, sfide e scoperte.
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