Il volto di Winona Ryder è un simbolo che rappresenta qualcosa che va oltre lo schermo. È il simbolo degli anni Novanta: la presenza dell’attrice rievoca i film più rappresentativi dell’epoca e l’immaginario che si portano dietro. Da Sirene, dove interpreta la figlia stralunata di Cher fino ad arrivare alla fine del decennio con Ragazze interrotte, Ryder ha portato alla ribalta personaggi anticonvenzionali, tormentati, animati da una vita interiore complessa e ingovernabile.
Così come Angelina Jolie, la sua controparte in Ragazze interrotte, Winona Ryder si è imposta come icona sull’immaginario collettivo e lo ha plasmato a sua immagine e somiglianza. Ma a differenza di Jolie, che con l’allontanarsi dall’immagine giovanile di ribelle è diventata la diva hollywoodiana per eccellenza, il percorso di Ryder, seppur più accidentato e frammentario, ha sempre mantenuto una coerenza di fondo con lo spirito anticonformista manifestato fin dagli inizi della carriera. Un misto di fragilità e di determinazione accompagnato da uno spirito di ribellione giovanile inestinguibile: è la cifra stilistica di Winona Ryder, un’atteggiamento che la contraddistingue anche nel ruolo di Joyce Byers in Stranger Things.
Un’altra costante nella carriera di Winona Ryder è il gusto per il soprannaturale, il macabro e il grottesco: è stata protagonista di alcuni dei film diventati cult e che non possono mancare in una lista di film da guardare ad Halloween. Incredibilmente, tra l’altro, il compleanno di Winona Ryder è il 29 ottobre, due giorni prima di questa festività. Passiamo qui in rassegna alcuni dei suoi ruoli più iconici!
Beetlejuice-Spiritello porcello (1988): l’esordio della ragazza goth
Beetlejuice di Tim Burton è il film con cui Winona Ryder si fece conoscere dal grande pubblico. Il primo successo di Burton (recentemente in Italia per l’inaugurazione della mostra dedicata a lui al Museo del Cinema di Torino) è una commedia grottesca con protagonisti una coppia di giovani sposi, Adam e Barbara Maitland (Alex Baldwin e Geena Davis). I due, morti dopo un incidente d’auto, dovranno adattarsi alla loro nuova condizione e cercare di ritornare in possesso della loro casa, che nel frattempo è stata venduta a un’eccentrica famiglia newyorkese, i Deetz.
In Beetlejuice, Winona Ryder interpreta Lydia Deetz, la figlia dark e appassionata di fotografia: il personaggio di Lydia propone una nuova concezione dell’adolescenza. Lydia è una ragazza solitaria, ma la sua diversità e fragilità non sono punti deboli, ma elementi di forza che le permettono di travalicare i confini e i timori e di stabilire una connessione con l’insolito e l’ignoto. Questo personaggio che propone una femminilità che confonde i canoni prestabiliti e riscrive le regole è il primo di una serie di nuove figure femminili che Winona Ryder porterà sullo schermo successivamente. Strane, irrequiete, dissonanti: in contatto con una realtà trascendentale e perturbante ma allo stesso tempo profondamente umane nell’accettare i propri terrori e incertezze.
Edward mani di forbice (1990) e la consacrazione di Winona Ryder
Questo viaggio nell’alterità della giovane Winona Ryder continua con Edward mani di forbice: sempre nelle atmosfere tetre e fantasmagoriche di Burton, Ryder si trova a recitare a fianco di Johnny Depp in un ruolo che la consacra definitivamente a musa dell’horror e del cinema fantastico. La storia è quella di Edward, un ragazzo artificiale con delle forbici al posto delle mani, frutto di un esperimento di uno scienziato, morto poco prima di poter completare il suo lavoro.
Uno scenario colmo di suggestioni letterarie, come Il fantasma dell’opera di Leroux, Notre-Dame de Paris di Hugo, ma soprattutto il Frankestein di Mary Shelley: d’altronde, il concetto della creatura abbandonata dal suo creatore e dalla società continua ad essere un terreno fertile di rielaborazioni: vedasi il recente Poor Things! di Lanthimos.
Winona Ryder interpreta Kim Boggs, la giovane ragazza che difende Edward dai maltrattamenti delle persone delle paese e finisce per innamorarsene. Di aspetto molto diverso dalla Lydia di Beetlejuice, si presenta come lo stereotipo di una giovane adolescente americana, dal viso pulito, la chioma bionda e abiti femminili dalle tinte pastello.
Non una outsider, ma una giovane ragazza che sembra inserita perfettamente nel contesto ordinario e perbenista della sua cittadina. Ma un filo invisibile la lega alla giovane Deetz: la fascinazione per l’insolito, il senso di comunione con ciò che è ai margini, con l’anomalia. Kim Boggs non è un personaggio statico, ma subisce profonde trasformazioni nel corso del film, man mano che scopre l’alterità rappresentata da Edward anche in sé stessa.
È stata una parte davvero difficile perchè è un tipo di ragazza che ho visto ma che non ho mai conosciuto. All’inizio è un po’ come le ragazze che a scuola mi tiravano i Cheetos. Ma poi trova sé stessa, capisce cos’è importante e si innamora. È molto graduale. All’inizio detesta Edward e ne è terrorizzata ma poi lui le mostra la sua bellezza.
Winona Ryder
Dracula di Bram Stoker (1992) e l’erotismo come ribellione
Sotto la direzione di Francis Ford Coppola, Winona Ryder si cala nei panni di Mina Murray: se nel caso di Edward mani di forbice i riferimenti all’universo dei mostri soprannaturali della letteratura di genere era più velato, qui il legame con il mondo letterario del romanzo gotico è esplicito.
Il personaggio di Mina è il portale attraverso il quale l’alterità si congiunge alle pulsioni umane più recondite: è l’espressione della tensione repressa verso il proibito, il blasfemo. Una tensione espressa attraverso una storia di desiderio, resa sullo schermo dalla forte chimica tra il Dracula di Gary Oldman e la Mina di Ryder.
Un po’ come Kim, Mina trova una via d’uscita dal conformismo soffocante e una possibilità di scovare una sua autenticità attraverso il rapporto con l’inammisibile, con la mostruosità: nel caso di Edward una creatura innocente incompresa dalla società, mentre in quello del conte Vlad si tratta di un mostro nel vero senso del termine, di un demone che incarna la quintessenza del male. Ma il personaggio di Mina Murray possiede una carica di ribellione maggiore: guidata dalla passione, si spinge oltre il limite consentito e attraversa una trasformazione radicale, arrivando a fondersi con la mostruosità da cui è attratta.
Stranger Things (2016-in produzione): il ritorno di Winona Ryder
Dopo diversi anni turbolenti e di ruoli secondari, Winona Ryder ritorna come protagonista nell’acclamata serie Netflix Stranger Things, dove interpreta il personaggio di Joyce Byers, madre di Jonathan e Will. La presenza di Ryder, icona degli anni Ottanta e Novanta, contribuisce a creare il sentimento di nostalgia sui cui si poggia l’atmosfera vintage della Serie TV, ambientata interamente negli anni Ottanta. Anche in questo caso Ryder ha a che fare con il soprannaturale: oltre all’ambientazione nell’Indiana, gran parte della serie è incentrata sul “Sottosopra”, una dimensione parallela al mondo reale e popolata da creature mostruose.
Qui il contributo di Winona Ryder è stato fondamentale anche nella sceneggiatura e nella costruzione dell’universo di Stranger Things: secondo David Harbour, suo co-protagonista, Ryder ha aiutato gli sceneggiatori a mantenere la coerenza con gli anni Ottanta. «Una volta è andata da loro e gli ha detto: “Questa canzone è uscita nel 1985, ma la serie è ambientata nell’83″. Lei sa tutti questi piccoli dettagli, e spesso i fratelli Duffer hanno dovuto cambiare la sceneggiatura in base alle sue correzioni. È sbalorditivo vedere come pensa Winona, a quante cose presta attenzione».
I progetti di Winona non sono destinati a fermarsi alla celebrata Serie TV Netflix: l’attrice avrà un ulteriore ritorno al passato con il sequel di Beetlejuice, previsto in arrivo nel settembre 2024 con l’aggiunta di Jenna Ortega nei panni della figlia di una Lydia Deetz adulta. “Non ho più nulla da offrire nell’ambito della teen angst. L’ho già fatto in ogni modo che conosco”, confidava a Jeff Giles in un’intervista del 2017, parlando dei film che l’hanno resa famosa come icona giovanile fuori dagli schemi. Cosa ci offrirà la nuova era di Winona? Lo scopriremo insieme a lei, seguendola nelle nuove dimensioni ultraterrene che ci farà esplorare.
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